C23 - PUCCINI WATER BRIDGE

INVENTORI

Lorenzo Romaniello

Stefano Pianigiani

Alessandro Scalise

ANNO DI IDEAZIONE DELL’OPERA

2016-17

DESCRIZIONE DELL’OPERA

Niccolò Puccini amava viaggiare e circondarsi di uomini colti, prerogativa che lo portò ad aderire agli ideali di libertà che animavano i giovani europei del tempo. Il suo giardino lasciato in eredità ai pistoiesi altro non è che il manifesto architettonico di tali principi ideologici. Puccini Water Bridge si articola in tre interventi che trovano nell’integrazione reciproca e al contempo nell’indipendenza il loro punto di forza. In primo luogo pensiamo ad un percorso espositivo articolato su supporti amovibili dotati di tecnologia fotovoltaica per renderli indipendenti dalla rete elettrica. Secondariamente vi sarebbe l’intenzione progettuale di ricollegare le sponde del lago con l’isolotto che vi si trova inscritto. Infine, ma non per questo di minore rilevanza, vista l’attuale mancanza di un impianto d’illuminazione notturno all’interno del parco, se ne prevede l’istallazione.

Tali interventi mirano a rendere possibile l’organizzazione di percorsi iconografici sulle rive del lago e la definizione di un’area polifunzionale sull’isolotto. L’esposizione si presta alla volontà di racconto e divulgazione. L’isolotto è pensato come un’area che possa accogliere dei momenti di varia natura. Incontri notturni letterari, artistici e filosofici troverebbero la loro spontanea collocazione in un luogo riservato e alchemico quale un isolotto romantico, mentre per le ore diurne si ipotizza l’allestimento di mostre tematiche.

PRINCIPALI UTILIZZI

Allestimenti culturali reversibili, manifestazioni artistiche e installazioni creative.

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