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ROTORE EOLICO “LIVIA”

CATEGORIA 06. Sostenibilità e ambiente
OPERA N° 2

Azienda

Toscocostruzioni sas di Bargellini Piero & C.

Descrizione

In questo modo si trasformeranno venti da 5/7 m.sec, in venti da 10/12 m.sec, e per la formula sopra descritta molto più produttivi di energia elettrica. La capacità annua di produzione aumenterà così di almeno il 30%. Per i venti sopra i 15 m.sec tutti i rotori tradizionali si devono fermare per ragioni di sicurezza; questa turbina invece può continuare la produzione perché la saracinesca sarà parzialmente abbassata impedendo eccessivi giri al rotore. La batteria di rotori è nascosta nel verde della montagna e non deve superare la cima degli alberi circostanti in tal modo è praticamente invisibile. Questo elimina tutti i contrasti della popolazione all’istallazione di rotori eolici perché annulla ogni impatto visivo. Il dott. Georgios Papanicolaou impiegò 15 anni per sviluppare quello che oggi viene denominato semplicemente il Pap Test, grazie al ciclo mestruale della sua cagnetta. Io ne ho impiegati più o meno altrettanti, prima navigando in barca a vela, poi passando per via del Vento a Pistoia, ma soprattutto seguendo il principio leonardesco dell’osservazione e rifuggendo dall’Accademia.

Principali Utilizzi

Produzione di energia elettrica. Ogni batteria di rotori è in grado di produrre 200 KW per un fronte occupato di 20 metri. In un kilometro di crinale si possono istallare dalle 12 alle 20 batterie producendo dai 2.400 ai 4.000 KW con un utilizzo superiore alle 4.500 ore/anno di produzione appunto per l’accelerazione del vento. Secondo la legge di Betz dall’energia cinetica del vento (quel W della formula) non si può estrarre che il 59,3% al massimo teorico. Una turbina Savonius (quella dei condizionatori) al massimo ne estrae il 20%, mentre una pala eolica ad asse orizzontale può arrivare fino al 50%. Noi abbiamo calcolato, per prudenza, che non si vada oltre il 40%. Salvo eseguire sperimentazioni sul campo. La tecnologia da utilizzare è minima e già consolidata, l’istallazione scarsamente invasiva sull’ambiente date le ridotte dimensioni, e il costo complessivo relativamente basso. In contemporanea con l’istallazione delle turbine può essere approntata una linea di acqua per lo spegnimento degli incendi boschivi perché aggredire il fuoco dall’alto è molto più efficiente che non inseguirlo dal basso.

Info

Anno di creazione
2010
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